Ancora una volta la Liberazione dell’ Italia avverrà grazie all’aiuto degli alleati americani! C’è poco da ridere: resta il fatto che siamo un paese a sovranità limitata.
Le delegittimazioni dei nostri discutibili leaders di governo vengono, di fatto, decise oltre Atlantico con qualche anno di anticipo e poi scuotono il nostro dibattito politico secondo un copione prestabilito nel suo esito finale.
L’ultimo “complotto” appare in tutta la sua evidenza dalle recenti rivelazioni di WikiLeaks: già nel 2009, i suoi collaboratori più fidati descrivevano Berlusconi, in segreto, ai funzionari dell’ambasciata americana come “ debole fisicamente e politicamente”.
Domando: << Lo descrivevano come egli effettivamente era o come gli americani desideravano che diventasse?>>.
Agli alleati americani i rapporti strettissimi stabiliti da Berlusconi con Putin e Gheddafi non potevano certo risultare cosa gradita. Per cui: la sua leadership aveva i mesi contati! La storia si ripete: anche Andreotti e Craxi hanno pagato un alto prezzo politico per le loro simpatie verso i Paesi arabi.
Insomma, senza tirarla per le lunghe, appare evidente che, dal secondo dopoguerra ad oggi, può guidare il nostro Paese solamente chi è gradito all’Amministrazione degli USA e ne condivide la politica estera in una posizione di subalternità.
Si sa e non dobbiamo dimenticarlo mai: abbiamo perso la guerra, e siamo un paese a sovranità limitata. … E poi si sa, parafrasando Giorgio Gaber, che gli americani sono portatori sani di democrazia nei paesi che invadono con le loro guerre umanitarie in nome della libertà. Ma, tra un bombardamento e l’altro, si sono mai chiesto: <<E se quel popolo non vuole essere liberato?>>. << Se vuole restare immerso nelle sue tradizioni primitive, arcaiche, liberticide … ma sue!>>.
A questo punto difendo il diritto di tenermi Berlusconi, … nonostante le compagnie politiche nazionali ed estere che frequenta!!! Sono pronto a sopportare: La Russa in tuta mimetica, Gasparri in televisione, l’impenetrabile Putin e addirittura Gheddafi nella sua tenda nel centro di Roma circondato da uno stuolo di belle donne; sono pronto a sopportare qualunque cosa, anche a ridere per le barzellette sul bunga-bunga, purché l’amministrazione americana ci conceda di decidere, in totale ed insindacabile giudizio nazionale, se e quando mandare Berlusconi in una delle sue ville a godersi la pensione.
Si! A questo punto difendo Berlusconi. Non sono mai stato berlusconiano perché non ho mai creduto che potesse compiere la Rivoluzione Liberale che l’Italia ancora attende da 150 anni!! Ma difendo Berlusconi!
Non sono mai stato berlusconiano perché mi è sempre piaciuto pagare le tasse, pervaso da un orgoglioso senso di appartenenza ad una comunità pensando ai malati che venivano curati gratis negli ospedali ed ai bambini che frequentavano ottimi asili e scuole elementari senza che le famiglie sborsassero una lira o un euro! Ma difendo Berlusconi!
Non sono mai stato berlusconiano perché sono stato sempre convinto che la legge debba essere uguale per tutti! Ma difendo Berlusconi!
Non sono mai stato berlusconiano perché ho sempre preferito un bacio spontaneo ad un corpo in affitto da utilizzatore finale! Ma difendo Berlusconi!
Difendo Berlusconi perché non voglio che a guidare il nostro Paese sia un ennesimo fantoccio USA e getta circondato da infide facce di cera e osteggiato da sepolcri imbiancati di rosso!
Sono stufo di liberatori e vorrei che provassimo, per una volta, a liberarci da soli. Provassimo ad eleggere parlamentari non inquisiti dalla magistratura ed un Esecutivo esemplare che potrà legittimamente coordinare i nostri sforzi collettivi per costruire un Paese migliore per le generazioni future!
La nostra società civile deve essere capace, in piena autonomia, e nel pieno esercizio della sovranità nazionale, di generare governanti migliori e di licenziare quelli immeritevoli ed incapaci! … per questo difendo Berlusconi …
Ludovico Martello